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"...una comunità ideale-carismatica resta viva dopo la sua fondazione, supera la crisi del passaggio dalla prima alle generazioni successive, solo se riesce a far emergere i dissensi, le critiche, le diversità di interpretazioni, di visioni, di letture del "carisma" e dei fondatori, che però in genere vengono viste come forme di povertà e di problemi, e quindi non fatti uscire. La salute morale di tali comunità si misura, infatti, dalla pluralità delle voci che riescono a esprimersi e a cantare insieme, incluse quelle che appaiono discordi e che in realtà sono sono solo voci diverse e nuove.
La Chiesa è ancora viva dopo due millenni perché, soprattutto nei primi secoli, è stata nutrita e purificata da tanti carismi teologici e spirituali, molto diversi tra di loro, a volte reciprocamente dissonanti, ma che insieme hanno contrastato la creazione del pensiero unico e monolitico. Si è nutrita persino delle sue eresie, perché per difendersi da esse ha dovuto raffinare e purificare il proprio kerigma, è stata costretta a sviluppare nuovi anticorpi che l’hanno protetta dal virus dell’ideologia della propria fede. In ogni comunità viva che cresce e dura attraverso le generazioni, l’arrivo, dall’interno o dall’esterno, di persone portatrici di istanze innovative e creative è condizione necessaria e indispensabile per vivere, che però si presentano necessariamente come problemi per chi le governa.
(...) Il carisma originario ha una sua forza intrinseca, e se si sviluppa correttamente produce naturalmente i suoi anticorpi. Ma se le persone innovative vengono bloccate perché percepite come minaccia e povertà, o se, peggio, il governo della comunità orienta e si pilota artificialmente l’emergere delle sole istante definite "buone", le comunità si ammalano e spesso muoiono.
(...) Più una comunità è spiritualmente viva più ampio è lo spettro delle critiche, delle obiezioni, delle proteste, che lungi dall’essere povertà è tutta e solo ricchezza. Qualche volta, infatti, le persone che appaiono all’inizio più problematiche e pericolose, crescendo e maturando si rivelano risorse preziosissime; e altre che nelle prime fasi sembravano docili perché ruffiane, col tempo diventano dei veri e propri tumori del corpo, che avendoli seguiti si ritrova sterile e incapace di attrarre nuovi membri.
Soprattutto nelle fasi successive alla prima fondazione, non sono i responsabili delle comunità-movimento i più adatti a discernere i riformatori buoni da quali gli scismatici e gli eretici; quando lo fanno non possono che selezionare le persone sbagliate, perché troppo simili ai selezionatori.
A differenza delle imprese, se nelle realtà ideali la selezione delle élite di domani è fatta dalla "proprietà" di oggi, è molto arduo che emergano quei riformatori autentici che sono la sola speranza di mantener vivo lo spirito ideale originario. Questi riformatori essenziali arrivano per vocazione, per chiamata interiore diretta: e qualche volta a un Paolo di Tarso, antico persecutore.
Ma anche qui ci sono "barriere architettoniche" che impediscono alle diversità di uscire di casa. Quasi sempre costruite in passato per fare strade veloci e palazzi grandi quando la città e la sua cultura erano diverse. Per salvare e salvarsi ci vuole il coraggio e la forza di abbattere le barriere, modificare strade, semafori e marciapiedi. È l’aria aperta della piazza e dei giardini che ci cura e ci salva."
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- Come mai Chiara ha avuto così paura del dissenso? Tanto da parlare di "unità di pensiero"?
- Chiara stessa ha più volte parlato di "grappolo di carismi" per riferirsi all'esperienza vissuta da lei e le sue prime compagne e compagni. In cosa si è inceppata questa visione che poi ha portato ad un livellamento e alla stasi che affligge ora il Movimento dei Focolari?
- Come mai tra focolarini e focolarine abbiamo visioni così opposte sul futuro del Movimento e su Chiara? Perché spesso si sperimenta con sofferenza questa incompatibilità?
- Nella nostra storia ci sono state davvero tante voci discordanti e tanti hanno lasciato il Movimento, creando un vuoto e una povertà di cui ora tutti paghiamo il conto. Non sarebbe il caso di provare a rimettere in gioco queste risorse e energie andate perse?
Gesù viene dalla mentalità ebrea...cioè dialogo dialogo dialogo e ancora dialogo..sino all'esasperazione..sino a che si trova il giusto tra le oppinioni delle persone...leggete e scoprirete che persino il PIU' tra i rabbini poteva essere messo in discussione dal MENO...cercate che lo trovate. Giona discute con Dio gli dice che non è daccordo con Lui...si può non essere daccordo con Dio ma non con un foc...tanto meno con lei
RispondiEliminaLe vostre domande dopo l'articolo sono piene di pregiudizi e cattiveria, al di là di quello che scrivete nelle condizioni : luogo aperto di discussione. È un luogo aperto si pregiudizi e alle prese di posizione già stabilito
RispondiEliminaProvi ad entrare nel merito dei temi e delle domande dell'articolo. Piuttosto i suoi sono giudizi sommari. Ci dimostri come mai le nostre domande sono piene di pregiudizi e cattiveria. Provi a formulare un concetto, un pensiero, insomma qualcosa su cui davvero dialogare, come da intento di questo canale. Ma dovrebbe entrare nel merito dei temi e delle domande formulate. Tutto il resto, ci dispiace dirlo, non ha molto valore... Buona giornata
EliminaSu questo sito scrivono principalmente degli ex..poi ci sono io..ho a che fare con il mov nonostante faccio di tutto per non avere rapporti con loro...pregiudizio sarebbe se io non conoscendo faccio giudizi..dopo 50 anni la vedo un po dura definirli pre---giudizi, dopo tutto questo tempo mi definirei orbo per scelta, manco Gesù a questo punto è in grado di ridarti la vista, miracoli si, impossibile no, dice che qui vengono pubblicate delle cattiverie..purtroppo non posso entrare in situazioni particolari (mi si potrebbe riconoscere e per il momento non voglio) ma ho visto nel mov pura mancanza di qualunque amore nei confronti di altre persone ,quello che si usava era solo per mettersi in mostra dentro il mov..neanche nei confronti dei propri figli..ed è una goccia di una diga
EliminaPrincipalmente degli "ex"? Non è proprio così. È più vero forse il contrario...
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